Un passo in più verso l’immunizzazione della comunità del quartiere Noce: il video-racconto

Oggi gli spazi della Chiesa Valdese e Metodista della Noce, a Palermo, hanno ospitato una giornata di vaccinazioni per gli abitanti del quartiere.
“È stata una mattinata ricca di entusiasmo e speranza, preceduta da diverse giornate dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione. Tantissime donne, uomini, ragazze e ragazzi hanno partecipato all’iniziativa promossa dalla Regione Siciliana, dal Comune di Palermo e dal Ufficio del Commissario dell’Emergenza Covid guidato dal Dott. Renato Costa in collaborazione con il Centro Diaconale “La Noce” – ha dichiarato la Direttrice del Centro Diaconale “La Noce”, Anna Ponente -. Per un giorno le operatrici dell’istituto Valdese sono state volontarie di questo open-day, dedicandosi all’organizzazione logistica e all’accoglienza. Una giornata che ha evidenziato l’importanza collettiva della vaccinazione, segno di cittadinanza attiva e della voglia di una comunità intera di contribuire al raggiungimento di un obiettivo desiderato da tutte e tutti: l’immunità e il ritorno alla normalità”.

Il commissario Renato Costa ha espresso soddisfazione per un’iniziativa che, in meno di due mesi, ha permesso di immunizzare oltre 900 persone, la stragrande maggioranza delle quali non si sarebbe vaccinata, vivendo in forti condizioni di disagio e non avendo la possibilità di raggiungere gli hub. “Purtroppo, la marginalità, in questa città, ha dimensioni più vaste di quanto pensassimo – dichiara Costa -. Ma, allo stesso tempo, la meraviglia di Palermo è nel suo essere infinitamente viva e solidale, lo abbiamo constatato con i nostri occhi con ‘Accanto agli ultimi’. Stiamo vedendo che c’è un tessuto connettivo, una rete umanitaria che si prende cura delle fragilità, rappresentata dalle associazioni che vivono il territorio da anni e lo conoscono a menadito. Questa rete ha risposto con entusiasmo al nostro invito alla vaccinazione. Stiamo facendo qualcosa di bello per chi vive in condizioni difficili e, in generale, per la collettività: l’imperativo rimane quello di vaccinare tutti”.

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