Memoria e Legalità. Per non dimenticare Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Il prossimo venerdì 30 aprile il Centro Diaconale “La Noce” prenderà parte all’iniziativa nazionale per ricordare Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Saremo presenti sia online, con le associazioni e le Istituzioni che hanno promosso il percorso di Memoria e Legalità, che nel giardino di via Nazario Sauro con gli studenti e le studentesse degli istituti De Amicis e dell’Istituto Valdese, nei pressi del Monumento che ricorda le due vittime di mafia, opera del maestro Mauro Giuntini.

39 anni fa, la mattina del 30 aprile 1982, Pio la Torre, segretario Regionale della CGIL e del PCI, e Rosario di Salvo, attivista e collaboratore di La Torre, stavano raggiungendo la sede del partito quando Cosa Nostra silenziò le loro vite con una raffica di proiettili.

L’impegno antimafia di Pio La Torre e di Rosario di Salvo, che con La Torre ha condiviso la militanza pur conoscendo i pericoli a cui andava incontro, l’aver inaugurato una stagione di lotte capaci di mobilitare decine di migliaia di persone, mettendo in luce i legami tra la mafia e importanti uomini politici, sono state le cause determinanti della loro condanna a morte.

Politico, sindacalista, pacifista e visionario, Pio La Torre si muoveva con tenacia dal locale al nazionale: dalle lotte contadine nelle campagne siciliane alle battaglie portate avanti dentro le aule parlamentari, per ridare agli oppressi ciò che la mafia e la politica sottraevano quotidianamente.

L’eredità di Pio La Torre è immensa e tutt’oggi tangibile: quelle cooperative sociali che nei beni confiscati costruiscono giorno dopo giorno una “società altra”, sono frutto del suo sacrificio espresso nella legge a lui intitolata – la “Rognoni-La Torre” n. 646/1982- che istituisce il reato di associazione mafiosa nel nostro ordinamento (art. 416 bis c.p.).

Senza la sua lotta non ci sarebbe stato il movimento antimafia degli anni Ottanta e Novanta a Palermo.

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