Città che vivo, che si trasforma, che immagino: la scuola valdese in visita didattica al Museo internazionale delle marionette

Paladini, nobili e valorosi combattenti, date fine alla contesa. La battaglia ci attende, tra le quinte e il palcoscenico del nostro tetro, in quello spettacolo continuo che è la vita. Tornate da me. L’Opra non deve finire! L’opra deve continuare!
Eliana Messineo, “L’Opra dei Pupi”
L’opra dei Pupi Siciliani con la sua storia, le sue suggestioni sono state il focus della visita didattica al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
I bambini e le bambine della classe II della scuola primaria sono stati coinvolti in una lezione sulle tradizioni folcloristiche della Sicilia legata la progetto laboratoriale dal titolo “Città che vivo, che si trasforma, che immagino” a cura della docente d’arte Clara Sorce.
La storia di Antonio Pasqualino si mescola a quella di Nino protagonista dell’albo “L’Opra dei Pupi” di Eliana Messineo e Gabriele Genova, edito da Ideestortepaper.
Nino, protagonista della storia, come Antonio Pasqualino dedicò la sua vita a una forma teatrale che, nella seconda del Novecento, sembrava oramai avviata verso un progressivo declino: l’opera dei pupi. Nino come Antonio riflettono sull’importanza delle tradizioni.
La suggestione data dalla lettura dell’albo si va a mescolare alla storia del fondatore del Museo, la cui storia è indissolubilmente legata al suo fondatore, per far abbracciare i bambini al pensiero del medico chirurgo, insigne antropologo e cultore della storia e delle tradizioni popolari della Sicilia.
Pensiero di conservazione, tutela e cura delle tradizioni popolari, strettamente legate alla cultura del territorio che con un sapiente intreccio di maestranze artistiche ha influenzato grandi artisti come Renato Guttuso.
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