“Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”, gli ospiti del Centro Diaconale al Teatro Massimo

Dalla sinfonia de Il barbiere di Siviglia al coro di Zingarelle e Mattadori da La traviata, anche la musica può costruire spazi di socialità, di accoglienza e cura.
Questa mattina il prestigioso Palco Reale del Teatro Massimo è stato riservato agli spettatori e alle spettatrici ospiti dell’Housing Sociale Hanane, del SAI Casa dei Mirti e del Polo Martin Luther King del Centro Diaconale “La Noce” – Istituto Valdese. Dopo l’emozionante partecipazione del Polo M. L. King alla visione di Nabucco lo scorso ottobre, anche gli altri utenti dei servizi del Centro Diaconale hanno vissuto questa esperienza di crescita culturale e conoscenza dei luoghi della città, partecipando all’ Immersive concert, un format che propone pagine celebri del repertorio operistico italiano, da Rossini a Verdi a Bellini, in cui il pubblico è circondato dalla musica con il Coro del Teatro Massimo nei palchi e l’Orchestra in palcoscenico diretta dai Maestri Michele De Luca e Daniele Malinverno.
L’esperienza si è conclusa con una visita guidata nelle diverse sale del Teatro Massimo: i visitatori hanno attraversato con stupore e curiosità la Sala grande, capace di contenere fino a 3.000 spettatori, la Sala pompeiana, conosciuta anche con il nome di Sala dell’eco per via della sua particolare acustica, dove ogni partecipante alla visita ha sperimentato il curioso l’effetto d’eco che si produce, e infine la Sala degli Stemmi e il Foyer.
Un ringraziamento speciale va al Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Massimo Palermo Marco Betta e al personale degli uffici della Soprintendenza della Fondazione Teatro Massimo per l’invito e la sensibilità mostrata e per aver rinnovato ancora una volta un nuovo invito a Teatro per il prossimo appuntamento.
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